Ronaldo alla Juve: il respiro di una bolla che si gonfia ed esplode

Stamattina mi sono svegliato con un dubbio amletico. Vale la pena investire 100K nell’azionario acquistando JuventusFC?

https://www.google.com/search?client=safari&rls=en&q=grafico+quotazione+juve&ie=UTF-8&oe=UTF-8

http://www.calcioefinanza.it/2018/07/05/laffaire-cr7-spinge-la-juve-borsa-ora-club-vale-825-milioni/

La benedetta potenzialità di un rumors, ben congegnato e rodato, permette tranquillamente l’aumento di una quotazione del 22% in soli tre giorni. Quasi sempre però, lo sanno anche i bambini, un prezzo che sale spinto dall’euforia e dalla mancanza di senso della realtà, non solo rischia di sgonfiarsi rapidamente ma può anche esplodere come la più banale bolla di sapone.

Il prodotto che il marchio Juve offre e propone al mercato è scadente. Il prezzo non è giustificato. La qualità del gioco, il messaggio culturale che sottostà al loro motto, le indecenti manovre che mettono in campo per condizionare il mercato, valutazione dei calciatori e controllo delle società concorrenti, fino alle scandalose prestazioni della classe arbitrale, rendono la quotazione in borsa fuori dalla grazia di Dio.

Addirittura si arrogano il diritto di poter vendere gadget contraffatti che impunemente ostentano su t-shirt e allo stadio. La conta dei trofei non considera la revoca di due scudetti.

Osservando l’andamento del prezzo nel grafico sopra allegato, si vede come dalla quotazione iniziale, che subisce l’impasse finanziario post bolla dei tecnologici ’99-2001, il titolo precipiti. Si può vedere un “rimbalzo del gatto morto” nell’inverno del 2003, e la scarica di adrenalina, tipico bull trap, a ridosso di calciopoli. Poi è un grattare il fondo che porta ad un lungo encefalogramma piatto che si protrae dal 2012 al 2017.

La solidità finanziaria della società e della proprietà e la capacità capillare che entrambe hanno nel modificare la percezione della realtà, attraverso la realizzazione di un artefatto immaginifico, consentono invece di pensare ad un ritorno a cifre più consone con il blasone del marchio. Certo che stona e preoccupa vedere come l’andamento del prezzo e inversamente proporzionale alla leggenda del marchio stesso così come viene presentato. Difficile pensare ad investitori poco attenti e poco scaltri, molto più probabile inquadrare come vani i tentativi da parte dell’informazione di promuovere in modo grottesco e ridicolo un fenomeno che è tutt’altro che prestigioso.

L’età biologica di Ronaldo è 23 anni e non 33!

http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/juventus/cristiano-ronaldo-ringiovanisce-l-eta-biologica-dice-23-anni_1223724-201802a.shtml

Oppure Mauro che in una intervista alla stampa dichiara: “Allegri? Sarebbe il primo a essere felice di avere Ronaldo, ma anche il primo a metterlo in panchina per fargli capire la Juventus”

Ecco, ma cos’è la Juve?

Il grafico del titolo nel suo andamento 2017-18, fino all’exploit di questa settimana, sembra disegnare un triplo massimo decrescente. Arriverà anche Ronaldo alla Juve, ma se ad un certo punto, la semplice coscienza critica – di chi deride e poco tollera ignoranza e tracotanza messa in campo dai bianconeri – dovesse trasformarsi in boicottaggio ben pianificato, il prezzo inesorabile andrà ad esplorare i fondali oscuri e bui di un fallimento. I cantori omerici odierni saranno altrettanto bravi a trasformarsi in prefiche? E il loro canto eroico creerà le stesse suggestioni sotto forma di preghiera?

 

Precedente La ragione per cui l'Italia non è ai mondiali Successivo Marchionne e lo strano calderone dell'eccellenza italiana

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.